Finalmente  a Lavacchio!

Sono in corso di svolgimento le due Giornate di Arte e Poesia a Lavacchio, borgo antico noto per i caratteristici Murales e per essere divenuto sede della trasferta pavullese del Festival Poesia Terre di Castelli.

In collaborazione con la dottoressa Simona Negrini dell’Unità operativa Cultura del Comune di Pavullo, con il prof. Roberto Alperoli, Direttore del Comitato Scientifico del Festival di Poesia e con l’Assessore alla Cultura Daniele Cornia, a partire da un’idea delle professoresse Patrizia Badiali e Rosalba Sghedoni e con l’attenta organizzazione della Vicepreside prof.ssa Tosi, 7 classi del nostro istituto, accompagnate dai docenti professori Mirco Rapini, Angelica Miglioli , Zanni Mirko, Francesca Plantamura, Graziano Mareggini, Alessandro Cintori, Elena Gherardini,  trascorreranno due giornate all’insegna della degustazione artistica, storica e poetica nel territorio nel borgo di Lavacchio: il programma prevede per ognuna delle due giornate:

  • una salutare camminata dal piazzale della scuola a Lavacchio
  • la lectio del prof. Andrea Pini, illustre storico e ricercatore, che introduce le classi alla conoscenza delle vicende storiche della torre di Lavacchio, una delle eccellenze storico architettoniche del Frignano.
  • la visita guidata ai Murales realizzati nella prima (1983-1993) e nella seconda (dal 2020 ad oggi) stagione di Biennale d’Arte.
  • la sosta dinanzi alle opere poetiche premiate nella Prima Biennale di Poesia. (Entrambe le Biennali hanno visto tra i premiati nostri alunni ed ex alunni: Kevin Bedonni e Maria Elisa Servadei per la poesia e Patrick Uguzzoni e Giacomo Ferrari per le realizzazioni artistiche)
  • una piacevole pausa pranzo al sacco nella tranquillità del Borgo, per recuperare socialità, condivisione e … perché no? momenti di gioco dopo la penosa stagione dei lockdown e delle paure
  • infine, il momento clou, la lectio magistralis del prof. Roberto Alperoli, coadiuvato dai giovani poeti, afferenti al Comitato organizzatore della Biennale di Poesia: la lezione, ai piedi della torre con il pubblico seduto sull’erba, è incentrata sulla scrittura e sulla “poiesis” come modalità espressiva permanente e autentica. I nostri studenti possono leggere proprie produzioni poetiche realizzate durante l’anno sui loro taccuini, colloquiare e porre domande agli esperti, in una dimensione di creatività e libertà assai vicina allo spirito che animò nei primi anni Ottanta l’esperienza artistica e culturale del Borgo di Lavacchio.

 

A seguire, alcune immagini della piacevole iniziativa.