Incontro con l'autore Valerio Varesi

Oggi, nell’aula magna dell’Istituto superiore  di Istruzione Secondaria “Cavazzi Sorbelli” di Pavullo nel Frignano, si è svolto l’incontro con l’autore Valerio Varesi, giornalista e romanziere, autore della fortunata serie di romanzi sul commissario Soneri che ha ispirato la serie  RAI “Nebbie e delitti” con Luca Barbareschi.

L’autore ha ripercorso l’evoluzione di un genere, il giallo, a torto considerato per lungo tempo minore: dal tradizionale giallo enigmistico alla rivoluzione di R. Chandler e Simenon fino ad arrivare al prolifico e complesso panorama italiano di Scerbanenco, Sciascia e C.E. Gadda, autori per i quali il giallo diventa testimonianza sociale. Varesi stesso ha intrapreso con convinzione la strada del romanzo giallo “sociale, nella quale identifica il futuro del genere giallo. La domanda che egli ama porsi nel momento in cui crea le sue storie non è  “chi ha ucciso”, ma “perchè è successo”, da quale groviglio sociale è nato il delitto, e cita  Gadda, che lo chiamava  “nodo o groviglio, o garbuglio, o gnommero, che alla romana vuol dire gomitolo”. 

Ci sono molti delitti irrisolti nella cronaca nera italiana: l’Italia è il paese dei misteri e della nebbia. Ricostruire una vicenda in chiave metaforica e letteraria permette allo scrittore di comprendere la realtà senza l’onere della prova: Varesi si ispira ai racconti dei colleghi giornalisti che “fanno la nera”, ruba le vite altrui per farne un collage a modo suo e creare i suoi personaggi, primo fra tutti il suo atipico commissario Soneri, che non guida moto potenti, ma solitario s’insinua negli ambienti malavitosi e ne fa scaturire l’idea investigatoria vincente, quella che nessun esame del DNA potrà mai reperire sulla scena del delitto.

Per concludere, Varesi ha regalato qualche anticipazione sul futuro: il prossimo romanzo avrà come sottofondo i  problemi dell’immigrazione e uscirà nel 2017. In autunno uscirà una raccolta in unico volume dei suoi tre primi libri.