Scuola libera dal fumo

Gentilissimi genitori delle classi prime,
con la presente si ha il piacere di comunicarvi che la Direzione di questa scuola ha aderito, già da alcuni anni, al progetto “ VERSO UNA SCUOLA LIBERA DAL FUMO “, svolta in collaborazione con l’ Azienda USL di Modena – Distretto di Pavullo nell’ ottica di  promuovere nei giovani la salute a scuola oltre ad ottemperare ad aspetti prettamente legislativi, la Legge Divieto di Fumo n. 3 del 2003.

Il fumo di tabacco, insieme alla cattiva alimentazione, alla sedentarietà e all’ abuso di alcol, rappresenta uno dei principali fattori determinanti lo sviluppo di tumori e malattie croniche. In questi anni il progetto nella scuola, i risultati ottenuti sono stati: rispetto delle norme di divieto di fumo nei locali scolastici, aumento delle informazioni sui danni da fumo di tabacco, anche da fumo passivo, cambiamento della sensibilità al riguardo.

In tale contesto, a partire dal rispetto della legge, il ruolo della scuola si pone l’ obiettivo di concorrere a costruire giovani critici, autonomi, con un maggiore controllo di sé, capaci di orientare le proprie scelte contro l’ uso di sostanza che creano dipendenze, liberi da stereotipi.

In qualità di comunità educante, la Scuola vuole condividere con le famiglie il compito di far si che i ragazzi acquisiscano comportamenti e stili di vita finalizzati al loro benessere.

Obiettivi principali del progetto sono:

  • proteggere dai danni del fumo passivo
  • incoraggiare i fumatori a smettere di fumare o almeno a ridurre il numero giornaliero di sigarette
  • condividere con le famiglie comportamenti e stili di vita finalizzati al benessere dei ragazzi

GENITORI SAPEVATE CHE…

  • Se uno o entrambi i genitori fumano, un ragazzo è due volte più invogliato a fumare;
  • Se i fratelli o le sorelle maggiori fumano, c’ è una possibilità più elevata che i ragazzi inizino a fumare;
  • Le pressioni maggiori sui giovani provengono dai loro amici;
  • La pubblicità ( anche indiretta ) delle sigarette che reclamizza i fumatori come persone di successo e attraenti, esercita una notevole influenza nell’ iniziare a fumare;
  • I figli di genitori fumatori sono più soggetti a malattie respiratorie ( raffreddori, polmoniti, asma ecc… ) rispetto ai figli non fumatori;
  • Potete aiutare i vostri figli a non iniziare a fumare anche se siete fumatori ? Come ?

Decidete di non fumare mai in loro presenza e spiegate loro il perché di questa vostra decisione;

  • Non lasciate pacchetti di sigarette in giro per la casa;
  • Non fumate in ambienti chiusi o in macchina.

PROGETTO REGIONALE TABAGISMO

Istituto Statale d’Istruzione “G.A. Cavazzi – A. Sorbelli”
Il Preside eL’insegnante referente Educazione alla Salute

Direzione Distretto di Pavullo -Ufficio Educazione alla Salute
Servizio Dipendenze Patologiche

La Scuola è il luogo in cui avviene una parte considerevole dell’educazione e della formazione delle nuove generazioni; è il luogo in cui i ragazzi si confrontano con se stessi, i loro pari, gli adulti, l’istituzione, la cultura, in un processo di forte valenza per il futuro loro e dell’intera società.

La prevenzione del tabagismo rappresenta un problema delicato e complesso, che spesso coinvolge personalmente dirigenti, docenti, personale non docente, studenti e genitori ed è ancora socialmente accettato, a volte con l’idea che a 15 anni “è meno peggio fumare sigarette che..”. Inoltre il problema del tabagismo viene spesso “pensato” come un problema sanitario perché, causando molte malattie, si ritiene debba essere affrontato solamente dall’istituzione sanitaria, che appunto di malattie si occupa..
Il tabagismo, i cui effetti in termini di sofferenza, malattia, morte, costi economici e sociali sono ben noti, è in realtà un fenomeno particolarmente complesso che presenta molteplici aspetti di tipo sociale, culturale e psicologico, oltre che medico, in quanto può essere definito contemporaneamente come “stile di vita”, dipendenza patologica e fattore di rischio per molte malattie.

Esso costituisce un fenomeno culturale e sociale ancora fortemente integrato nella nostra vita quotidiana: le sigarette sono facilmente accessibili, la promozione del fumo è ancora evidente, il consumo di tabacco è spesso proposto dai i media e talora è associato a personalità di successo. Non possiamo, infine, dimenticare che il fumo rappresenta anche un’importante giro d’affari e che, pertanto, le ditte produttrici di tabacco hanno interesse ad estendere il mercato alle nuove generazioni anche attraverso delle azioni indirette di marketing sociale es. attività educative e preventive, attività culturali (borse di studio universitarie, stage, ecc…) sociali e di protezione dell’ambiente.
Tenuto conto delle considerazioni sopra espresse, è importante sottolineare la volontà della Direzione della Scuola ad impegnarsi in questo progetto regionale.

Infatti tra gli interventi di prioritaria importanza nell’ambito del Progetto Regionale Tabagismo vi sono quelli dedicati alla prevenzione in ambito giovanile dell’abitudine al fumo di sigaretta, attraverso la promozione di stili di vita sani e della cultura del “non – fumo” nelle scuole.

Si vuole mettere in evidenza che l’Istituto Superiore “Cavazzi” “Sorbelli” di Pavullo è l’unico Istituto che ha aderito a questo progetto in Provincia di Modena, anno scolastico 2009-2010 e che coinvolge 914 studenti.

Il progetto si avvale del supporto sia operativo che formativo degli operatori del Servizio Dipendenze Patologiche e Ufficio Educazione alla Salute Distretto di Pavullo, Azienda USL di Modena, con i quali già dallo scorso anno l’istituto ha lavorato in tal senso.

MODALITA’ DI INTERVENTO

La scuola riveste un ruolo educativo fondamentale nell’orientare i ragazzi rispetto agli stili di vita . Per quanto riguarda il fumo (come per le altre “sostanze” in generale) può rappresentare una “palestra” favorente l’iniziazione o un esempio di “ambiente favorevole” alla promozione della salute e alla scelta di stili di vita sani.

La finalità del programma è che le scuole, attraverso l’offerta di idonei strumenti informativi e formativi, favoriscano la creazione di un ambiente scolastico libero dal fumo.

Le strategie di intervento raccomandate a livello internazionale (OMS) per ridurre l’abitudine al fumo nei luoghi di vita e di lavoro comprendono una serie di azioni da sviluppare in modo coordinato e sinergico tra operatori sanitari dell’Azienda USL e Scuola:

  1. Azioni di tipo educativo: utilizzo di schede di riflessione, visione di video o di film, adozione di programmi di sostegno alla scelta del non fumo, interventi di “peer education”, eventuale creazione di eventi musicali e teatrali finalizzati alla prevenzione.
  2. Azioni di tipo normativo: rispetto del divieto di fumo previsto dalle leggi vigenti ottenuto sulla base del consenso informato e dell’esempio.
  3. Azioni di sostegno alla disassuefazione: offerta di programmi per smettere di fumare.
  4. Azioni di tipo comunicativo: del progetto, di questo importante impegno educativo, se ne darà comunicazione con articoli su notiziari locali, sito della scuola e dell’Azienda USL.

L’approccio di comunità appena descritto, trova proprio nell’ambiente scolastico la sua ideale applicazione. La scuola infatti ha il compito di formare i giovani alla cultura della salute e di educare al rispetto delle leggi e dei “patti” che regolano la vita della comunità e di infondere i principi di solidarietà e dell’aiuto reciproco.